Mi chiamo Marika Giovani e sono una psicologa clinica, psicoterapeuta e psiconcologa. Mi sono laureata nel 1999 in Psicologia Clinica e di Comunità con una tesi di ricerca sulle correlazioni fra i gruppi esperienziali organizzati in ambito universitario e i riti tribali di passaggio. Ho intrapreso successivamente un lungo percorso di tirocinio e formazione professionale che si è sviluppato a partire dall'interesse per gli interventi in diversi ambiti della prima infanzia e dell'età evolutiva, per approdare in un secondo momento alla clinica dell'età adulta. Ho collaborato con due associazioni storiche a Roma, Il Melograno per quanto riguarda l'area maternità e prima infanzia e la Ryder Italia Onlus per quanto concerne le cure palliative. Nell'ambito di queste realtà lavorative che si pongono ai due estremi del ciclo di vita, ho avuto modo di perfezionarmi nell'intervento psicologico domiciliare, addestrandomi ad entrare nell’ambiente privato delle persone "in punta di piedi", a riconoscere le peculiarità del sistema di relazioni che ruota intorno a ciascun individuo, e fare gioco di squadra attraverso il lavoro con equipes multiprofessionali.
Ho sempre nutrito un forte interesse per le diadi, i gruppi, i sistemi umani, che ho cercato di coltivare attraverso i miei studi, le mie esperienze professionali e i miei interessi (antropologia, etologia, storia dell’arte, cinema). Ritengo che un valido percorso psicologico individuale non possa prescindere dall’analisi del contesto relazionale, sociale e ambientale in cui nasce e si sviluppa il disagio, sia per quanto riguarda le sue origini scatenanti, che le risorse attivabili. Questo tipo di sensibilità “sistemica” mi ha portato, oltre che a ricercare contesti professionali il cui punto di forza fosse il gruppo, ad appassionarmi al tango argentino, non soltanto per il linguaggio universale della sua danza e la gamma di emozioni veicolate dalla sua musica, ma anche in quanto fenomeno antropologico, esperimento sociale sulla ricerca di equilibrio nella relazione a due, tentativo di cura alla cesura con le proprie origini.
Ho scelto di specializzarmi secondo l'approccio centrato sulla persona di Carl Rogers non soltanto perché affine al mio modo di essere, ma anche perché credo fermamente che l'accettazione positiva incondizionata, l'empatia e la congruenza del terapeuta costituiscano le colonne portanti e imprescindibili di una buona relazione di cura in ogni ambito di intervento.
Attualmente collaboro con una scuola dell’infanzia, lavoro come libero professionista in uno studio privato e coordino per conto dell’Ordine degli Psicologi del Lazio una rete di colleghi che operano nell’area del Municipio 2 a Roma